22.6.12

Zombieland



Il fatto è che c'era un'orda di zombie assassini in giro per le strade e dunque, capirete, le cose da un po' non erano più tanto normali.
I miei avevano già lasciato il paese per andare a stare su, da qualche parte in collina.
Io, in un momento di relativa tranquillità, mi ero rifugiato in un forno pasticceria dopo movimentatissime vicissitudini che - son sicuro capirete- possono accadere durante un'invasione di zombie.
Mentre son lì che mi mangio una brioche con la crema entra in negozio un gruppetto di persone, qualche punk, qualche skin; gente che conosco di vista, con qualcuno avrò scambiato qualche chiacchiera ogni tanto, niente di più.
B. mi fa: "Ah, hai aperto una pasticceria da poco? Ma guarda, non lo sapevo.", dando l'aria di credere a ciò che dice.
La domanda era strana. Pensai che fosse piuttosto stupido credere che potessi mettere su un'attività in un momento come quello. "No, mi sono solo rifugiato qui dentro per mangiare qualcosa. Servitevi se vi va", risposi e non aggiunsi altro.

Intanto accendo la tv. Il programma che c'era sarà stato dell' '89 o dei primi anni '90, pressapoco.
Curiosamente, nonostante l'invasione, Mediaset aveva deciso di continuare a trasmettere, ma non potendo più schierare il suo personale sul campo, scelse di mandare in onda a rotazione, repliche, su repliche, su repliche di vecchi e nuovi programmi.
La cosa era quasi più inquietante dell'invasione. Perchè, in fin dei conti, un'orda di morti che camminano è una cosa molto concreta: dopo un po' di sbandamento iniziale la suspence finisce e alla fine ti abitui.
Ma il senso di inquietudine di una tv che continua a trasmettere programmi del passato, quello non se ne va facilmente. Coi tecnici TV che chissà che fine avranno fatto e questa televisione che continua a trasmettere a trasmettere e a trasmettere... Per nessuno.

E questo è stato il sogno che ho fatto ieri sera, e non riesco a togliermi dalla testa l'idea che questo sogno volesse in qualche modo dire qualcosa sull'estate.

17.6.12

Ah, quale vergogna Prometeo.
Sparire così per mesi e mesi. e mesi. e ancora mesi da questa pagina...e invece oggi, dopo aver sentito due fidanzatini l'un con l'altro dirsi "Hey, ma tu sei il mio piccolo set da pasticceria?" ho creduto fosse stato di gran lunga meglio scrivere un post non-sense sul Guazzetto.
Ma sono sempre stato qui in realtà, osservatore e lettore attento, leggero e trasparente sopra le vostre capocce mentre scrivete e mentre leggete (e non potete capire quanto, la folta chioma di Sergio Cavanegro a volte sia fastidiosa mentre scrive per il Guazzetto), l'uccellaccio sulla spalliera, il ticchettio di Laurenti sulla  spalla di Bonolis durante "Beato tra le donne"...Ci sono sempre.
Volevo raccontarvi oggi della svogliatezza. E' giugno, periodo di esami, periodo di caldo in ufficio, periodo di odore di crema solare nelle ascensori dei condomini o dei centri commerciali, un periodo totalmente svogliato. A tal punto di perdere in questi ultimi giorni due appuntamenti immancabili, (neanche fossi Fuji, sarei giustificato) il Pride 2012 e la Repubblica delle Idee.
Ho avuto il coraggio di mancare a entrambi gli appuntamenti. Non che abbia avuto qualcos'altro da fare di più importante. No. Proprio per mancanza di voglia. Schifo e raccapriccio. Il calendario in ufficio è fermo ad aprile, forse non mi rendo conto per bene dello scorrere del tempo.
Fatto sta che il Pride 2012 è stato un successo, come ogni anno, un tripudio di colori, di felicità e di amore. E poi la Repubblica delle Idee. Ora si, qui vengo a mangiarmi le mani. Chiuso in questa dannata aula studio, mentre fuori, fuori in piazza c'è il Principe a cantare.
E vengo travolto completamente da un senso di vuoto. Forse sto diventando come la massa? Inerme. Ferma. Asciutta. Che puzza di crema solare. Se è così uccidetemi prima.
E ora, soltanto ora ci sto riflettendo, a questa mancanza di voglia totale, questo lassismo che mi porta a trangugiare thè al limone coop senza zucchero ma con sucralosio, uno zucchero potente almeno 600 volte il saccarosio. Me l'hanno messo nello stoppino con questo thè al limone coop. Ma farò finta di nulla continuando a bermelo, sperando che il bolsismo e la mancanza di voglia lascino spazio a più dinamicità...come d'altronde non finirò nemmeno di scrivere questo.....