29.2.12

Salva un pigro, fregatene degli altri!


Fregatene di questa iniziativa e scegli di aiutare un pigro!

Se diamo benefici ad ogni categoria di persone che si attiva per migliorare la sua condizione sapete cosa succederebbe? Che tutti i ricercatori avrebbero i loro fondi, tutti i canili avrebbero un tetto e in Val di Susa le forze dell"ordine" non sparerebbero ai civili!

Insomma tutti avrebbero miglioramenti tranne loro, i pigri, perchè sono troppo pigri per spendersi in iniziative collettive!

E allora salva un pigro, fregatene degli altri!



Sfoghi da un'altra vita

Scrivo su questo blog, anche se forse non è carino appropriarsi della vita di un altro, sebbene abiti molto vicino a dove abiti tu. Il più vicino possibile a dove abiti tu, cioè proprio dove abiti tu, ma qualcosa di più di casa tua.
Si, non è decisamente carino ma la password era già inserita e io oggi sono in vena di dare qualche grattacapo al mio vicinissimo amico Pizzaballa. Sarà questo il suo vero nome? Non c'è che dire, se è così mi dispiace per lui, ma quest'oggi prendo il suo posto solo per un 15 minuti, domani chissà, magari per tutto il giorno, o per un mese, o di più.

Facciamola breve, abbiamo un problema. Dico abbiamo perchè siamo in tanti. Io sono l'unico tra di noi a sapere che il mio involucro ha personalità multiple. Sono l'unico di noi ad andare da uno psicologo ed è lui ad avermelo detto, perchè gli è capitato di parlare con qualche altro mio inquilino.
Io sono un tipo ragionevole e pacato e la cosa non mi ha sconvolto più di tanto. Mi rode solo che in questo modo il tempo della mia vita si assottiglia a vantaggio di persone con cui non ho niente da spartire.
Ma mi presento: io mi chiamo Gianni, e vivo a Gotham city. Si, proprio quella Gotham City in cui quel travestito dell'uomo pipistrello combatte il crimine lanciandosi dai grattacieli. Nessuno sa chi sia davvero.
Probabilmente è una cosa normale qui avere una doppia personalità.
I miei problemi comunque sono molto più ordinari rispetto a quelli di Batman.
Almeno, lo erano fino a un mese fa,

27.2.12

Ho visto stronzate balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser


Berlusconi è stato assolto e io spero che questo ponga fine all'era delle curve e degli ultrà.

Matteo Renzi, sindaco di Firenze.


23.2.12

Le eredità del Berlusconismo/ 4



La mania di pretendere le scuse; e anche la mania ancora peggiore di spararla grossa per compiacere il proprio uditorio per poi ritirare malamente e/o giustificarsi dicendo di essere stati fraintesi.

Secondo Emma Marcegaglia il sindacato difende "assenteisti cronici e ladri", Susanna Camusso pretende le scuse. Almeno così ho letto su Repubblica questa mattina dal dentista. Certo, poi la Camusso ha anche giustificato la sua indignazione, ma pretendere le scuse è come ammettere di aver perso.
E' colui che per primo si mette a piangere.
Ricordo le continue richieste di scuse da parte dei parlamentari del Pd, che immancabilmente si sentivano offesi da Berlusconi e dai suoi sgherri, i quali immancabilmente, dal canto loro, spernacchiavano il Pd in abbondanza e allegria e magari rincaravano anche la dose.
Ricordo un'unica volta in cui le parte si invertirono e fu quando Prodi definì i parlamentari comprati da Berlusconi per quello che erano: dei mercenari. Berlusconi si indignò e fu una goduria.
Ora, non so se questo sia un gioco sano, ma non poteva la Camusso rispondere che ne so, tipo: "i ladri  assenteisti sono quelli che avete sostenuto fino a qualche mese fa"?
Pier Ferdinando Casini, dal canto suo asserisce che: "non si può giudicare da una battuta".
Ah, quella era una battuta? Ah, e non si può giudicare?
Pierluigi Bersani risponde: "se conosco Emma si pentirà di quella battuta".
Ah, è una battuta dunque. Almeno posso giudicare?
Se la frase di Bersani, si fosse limitata alla seconda parte: "Emma si pentirà di quella battuta", sarebbe suonata iper minacciosa e muscolare. Gran figata dico io!
Ma così suona solo come la solita personalizzazione degli scontri. Ma no dai, Emma è nostra amica, ha esagerato con le battute, se chiede scusa è tutto a posto.
Magari mi sbaglio?

21.2.12

Le eredità del Berlusconismo/ 3



Il tg1.
Di Mimun, di Minzolini, di Maccari. Non che quello di Riotta fosse proprio un bignè. Ci si accontenta di poco, ma ci si discosta di poco. Oggi l'ho guardato.

Sempre in prima linea per incularvi.

Maria Stella Gelmini ricompare oggi, a sorpresa, in veste di opinionista, sostenendo l'imprescindibilità dell'eliminazione dell'articolo 18 per salvare l'economia.
Se il governo decide in questo senso, il Pdl si schiera con Monti.

Anche un po' di socialismo.

La Lega sostiene invece che un giorno l'eliminazione dell'articolo 18 sarà imprescindibile, ma che in questo momento non è l'ideale, consolidando così la sua progressiva trasformazione in partito Nazionalsocialista; un po' razzismo, un po' difesa dei lavoratori, che poi li inculiamo dopo. Oddio, a dire il vero, un po' di lavoro in questo senso
 è già stato fatto,  dato che fino a pochi mesi fa erano al governo; ma loro si sono dimenticati e chi sono io 

19.2.12

Dai diamanti non nasce niente

Io amo De Andrè.
Lo amo perché mi ha insegnato un sacco di cose.
Forme del pensare, prima che nozioni.
Perché mi ha mostrato come anche tra la spazzatura si possa nascondere una goccia di splendore. Perché è la bellezza dei margini, quella che mi ha svelato.

Lo amo per il suo sguardo affilato e la morbida poesia;
perché ha detto tante cose prima degli altri, in modo più rivoluzionarlo degli altri; perché ha parlato di ladri, ubriaconi e puttane dicendo sempre cos'erano oltre e grazie a ciò.

Lo amo perché da dischi di 40 anni fa mi parla di ciò che ogni giorno mi vedo attorno e ancora, quando lo ascolto, mi capita di sentir brividi correre lungo la schiena.
Perché mi è capitato poche volte di sentir qualcun'altro scrivere così.
Lo amo perché se io ora sono quello che sono è in parte anche grazie a lui.

E se i compleanni non sono altro che labili segni su un calendario arbitrario, io approfitto del suo per ricordarlo così, per un ritardatario omaggio, che da quando l'ho incontrato non mi ha abbandonato più.

Auguri Faber.
Che il tuo ricordo non sbiadisca, e molti altri possano scoprirti come quel giorno ti ho scoperto io.


17.2.12

Sanremo è Sanremo e fin qui non ci piove!




La redazione de “il Guazzetto Fazioso” è lieta di informarvi che, come ogni salace blog che si rispetti, è attenta alle dinamiche del festival nazionalpopolare di Sanremo!

In particolar modo…

Siamo vigili su tutto ciò che succede in prossimità del bassoventre di Belen Rodriguez;

Che Gianni Morandi non faccia quelle spiacevoli e disgustose pratiche di cui si parla nel web: cantare;

Che Eugenio Finardi non ci faccia venire un crepacuore di emozioni strappalacrime facendoci fare la figura delle mammolette dinanzi alla nostra fidanzata;

Che Samuele Bersani non decida per una frattura col SeL;

Che Noemi non esca di nuovo fuori con la storia di “papi”… Ah mi sto confondendo? Non è quella Noemi là? Non è quella che era minorenne e che aveva rapporti un po’ poco chiari con… Ah!  In effetti, a guardare bene, quello là una così non se la “spazzolerebbe” di sicuro!

Che Emma Marrone non… Ah ecco! Su questa qui, quello là un pensiero ce lo fa!

Poi che Arisa… No lei no! Quello là si mette le mani nei capelli, quelli finti. Poi secondo me Arisa non è scema e svampita come vuol far credere, mi da l’idea di una che se le chiedi le indicazioni stradali ti mandi da tutt’altra parte pur di non fare brutta figura. L’infingarda!

E poi tu, Dolcenera… Quante volte ti ho detto di limitarti quando sei in pubblico e che l’apologia di fascismo è un reato in Italia? Quante volte devo dirtelo? Mi raccomando fa la brava a Sanremo che il Guazzetto Fazioso tifa per te![VIDEO]

15.2.12

Tallone da Killer

Aveva semplicemente sopravvalutato le affinità che li legavano.
Oddio, "Legavano" è una parola grossa.
"Avvicinavano" è sicuramente più pertinente.
Ripensandoci, "Abbagliavano" rende ancor meglio l'idea.
...........
Ok, facciamo " Confondevano sino a farlo precipitare in un'angosciante spirale di illusioni" e non se ne parli più. Che fa anche più figo.

Questa cosa delle affinità poi, lo fotteva continuamente.
Era convinto che bastassero quelle per fondere come d'incanto i mondi di due persone.
Invece si rivelavano delle maledettissime armi a doppio taglio, un taglio profondissimo per giunta.
Ma era condannato ad essere vittima (compiaciuta talune volte, frustrata talaltre) di questo suo carattere, di questo suo punto debole che ciclicamente lo uccideva un pochettino. Un tallone da killer che cominciava a stancarlo.

Perchè la sua vita non era radiosa come quella di quel coglione con cui aveva scambiato due chiacchiere in treno qualche giorno prima? Un bel tipo quello, lo pagavano per intervistare i Vip. Celebre ormai la sua intervista a Sara Tommasi. Probabile che un tipo del genere se ne sbattesse delle affinità e delle paranoie che comportano.

"Ma ora basta con queste elucubrazioni" pensò tutto ad un tratto, "torno a rileggermi i saggi di Giovanardi sull'amore saffico".
D'altraparte, l'ultima volta che cadde nel vortice delle affinità tutto era iniziato così..

9.2.12

Lo streaming è uguale per tutti!




Se la mia proverbiale sagacia non mi inganna la chiusura nell’ordine di Megavideo, VideoWeed, BTJunkie rappresenta un bell’avvertimento per tutti coloro i quali desiderano vedersi un film splatter sugli zombie a gratis o per chi, come me, utilizzano lo streaming per… Ma suvvia non è questo il punto!

Non voglio ne fare una campagna pro ne contro questo fenomeno, ne tantomeno un’ambigua campagna a metà, non sono mica Matteo Bordone!

Mi faccio delle domande. Traslando di molto il concetto secondo cui i diritti e le retribuzioni dell’intero comparto cinematografico/musicale vadano assolutamente salvaguardati, mi chiedo: ma perché se il mondo va in una direzione si grida allo scandalo solo ad intermittenza? Mi spiego: se dall’altra parte del globo una multinazionale produce delle scarpe a bassissimo costo di manodopera e queste scarpe ce le vendono a noi, a buon mercato, il calzolaio che abita in fondo alla via vedrà calare drasticamente il suo lavoro. Egli dovrà “competere in un mondo globalizzato e in evoluzione” per dirla con uno slogan al sapor di tecnocrazia (il calzolaio in questione userà altre parole, queste sì al passo coi tempi!) 
Cosa diciamo sulla concorrenza al calzolaio? È legale?
Il libero passaggio di merci e di persone è, ne più ne meno, la conseguenza di come le barriere culturali e fisiche siano crollate per via del progresso nei settori di informazione, trasporti e comunicazioni. Sono una logica conseguenza ai cambiamenti, più o meno desiderati, che avvengono quotidianamente al mondo; che al nostro scarparo piaccia o non piaccia.

Torniamo allo streaming.
Ecco, se giustamente non ci si indigna adducendo la tesi “Dr House sottotitolato non è tra i diritti inviolabili dell’uomo”, ci si può ben irritare per l’alternanza di vedute con cui viene trattato l’understatement “il mondo va così e non ci si può far niente”.

Senza contare il serio pericolo che l’assenza di pornografia fruibile in streaming possa far tornare in voga le scosciate soubrette di Pier Francesco Pingitore!

8.2.12

Bim Bum Bamboccioni



Fate finta che io sia balbuziente e che un tipaccio prepotente mi insulti: io mi prendo le offese, cerco di rispondere in modo piccato, in realtà tartaglio miserabilmente, lo smargiasso ci prende gusto e continua a ingiuriarmi divertito! E io continuo a farfugliare proposizioni senza senso e con la voce sempre più fioca…

Ecco; capita che in questo periodo non proprio roseo (frase trovata nel mio glossario degli eufemismi) diversi esponenti del governo pensano bene di ammonire i giovani italiani, rei, dal loro punto di vista, di essere un po’ “indolenti” quando si tratta della sfera del lavoro. Ho ancora il glossario degli eufemismi a portata di mano.

“O Gianni andiamo a farci una partita a rubamazzetto con Pietro e Martino; quello sfigato di Pietro va ancora all’Università nonostante abbia 28 anni mentre Martino è disoccupato! E se la statistica non mi inganna, essendoci una disoccupazione giovanile (14-25 anni) che tocca il 31%, io e te abbiamo il posto garantito vicino a mamma e papà!”

“Non fa una piega il tuo ragionamento! Te la sei proprio guadagnata la tua laurea alla Bocconi, Ferdinando!”

(Conclusione volutamente off-topic perché le stronzate dette ultimamente si commentano da sole e non meritano nemmeno un dibattito, sono stronzate e così vanno prese).

Conclusione off-topic: perché non esco anch’io dallo stereotipo che chi ha fatto la Bocconi debba essere un figlio di papà con un nome di merda e un acume degno di Taddeo, il cacciatore di Bugs Bunny?

5.2.12

Il volto ingenuo del Male

Bondi Sandro

Sandro Bondi, nel suo periodo di maggior esistenza mediatica, incarnava perfettamente, nel modo più diretto e comprensibile, tutto ciò che di schifoso c'era nel PdL: il servilismo interessato, la moralità flessibile, la sopravvalutazione dell'io legata più al ruolo ricoperto che alle reali capacità. Era un uomo privo di charme e leadership, individuo impossibile da stimare sinceramente anche per i più accaniti ultrà berlusconiani, privo di qualsivoglia connotato positivo. O quantomeno apprezzabile.

A contraddistinguerlo c'era però quel velo di innocenza, a suo modo purezza, che lo rendeva unico tra i suoi simili, mosca bianca dell'immoralità pidiellina: lui non faceva, lui ERA così.
Il suo essere viscido, vile e meschino erano sì qualità utilizzate per ottenere l'agognato potere, nella forma di uno status di rispettabilità altrimenti irraggiungibile, ma erano anche sue doti squisitamente personali e spontanee. Era l'antieroe, il volto mostruosamente onesto del malaffare, l'ex-compagno di classe sfigato che tutti abbiamo avuto e su cui nessuno avrebbe scommesso una cicca, arrivato dov'è arrivato solo grazie all'abilità e alla fortuna nella scelta delle scarpe da leccare. Era la prova tangibile dello schifo morale che fa da cardine al PdL. Più di Gasparri, La Russa, Cicchitto e la Santanchè. Più di Berlusconi.

Proprio per questo Bondi era l'elemento involontariamente utile tra le file nemiche; il sorcio che sbuca dalle cucine di un ristorante stellato Michelin e obbliga anche l’acquirente più in buona fede a considerare l'idea che magari lì dentro c'è qualcosa che non va; il viscido bruco che fa capolino dalla mela e non può essere ignorato; il... sì, insomma, avete capito.

3.2.12

Pezzo livoroso



Io non so che cos'abbia questo blog che fa sì che di tanto in tanto mi venga da prendermela con Alemanno.
Prima non ce l'avevo così tanto livore contro di lui, quindi dev'essere proprio il blog.
Forse perchè da alcuni è considerato uno dei meno peggio tra quelli che si trovano là in mezzo a quella accozzaglia di merda secca che il Popolo delle Libertà. Forse è quello. Pensare che lui sia uno dei migliori mi rende tignoso.
Questo è il meglio? Davvero? Ottimo, grazie tante.
Oppure ce l'ho con lui perchè, per pura casualità, da quando si è aperto il Guazzetto, Sir Alemanno ha fatto mediaticamente tutto quello che era in suo potere per rompermi i coglioni.