24.12.11

Disco-teca

Ieri notte, per un errore di valutazione mi sono trovato in una discoteca tamarra piena di quindicenni.
In genere quando propongo qualcosa di molto sbagliato che per qualche motivo viene approvato dalla comitiva, il senso di colpa mi attanaglia e non me ne libero per il resto della serata. Lo so, mi conosco e quindi ho deciso di lasciare perdere. Sono andato al bar, ho bevuto qualche drink e ho sperato che anche tutti gli altri facessero altrettato fino a non raccapezzarsi più di nulla.
Avevo intenzione di rimanere inorridito per tutta la serata, così per giustificarmi. Avevo in mente di giustificarmi, dicendo che l'anno scorso era molto meglio (era molto meglio!), ma poi alla fine,

Gaza City, Palestina, Pianeta Terra

"Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, a una stessa famiglia. Che è la famiglia umana."

Restiamo umani.
Con questa frase ogni volta Vittorio Arrigoni chiudeva i suoi pezzi. Due parole che esprimevano la difficoltà quotidiana di vivere a Gaza, di mantenere quell'attaccamento alla realtà così duro da conservare in un luogo dove molti nascono e muoiono senza aver visto né fine né inizio di quello stato di guerra permanente che non lascia spazio ad altri orizzonti.
Ogni animo può essere corrotto se sottoposto troppo a lungo a vessazioni e angherie, se costretto a lottare ad oltranza per una dignità in molti luoghi scontata, ma non nella Striscia di Gaza. A due passi da qui.
Contro questo metteva in guardia Arrigoni: contro il rischio di travalicare quella linea sottile che divide il credente dal fanatico, il combattente dall'assassino.
L'uomo dalla bestia.

Poi l'anno preso, esposto, ammazzato.

Arrigoni era per molti la principale voce dalla Striscia. Uomo che della Palestina occupata conosceva l'odore di polvere e sangue, che sapeva raccontare con parole schiette, senza filtri, il quotidiano senso di oppressione che si respira su quella sponda del Mediterraneo, la rabbia e l'incertezza, la solitudine e la paura strisciante che a volte si tramuta in orrore, quando i missili piovono dal cielo.
Per lui provavo quella miscela di familiarità e rispetto profondo che raramente si riesce a sentire verso persone mai incontrate. Non ero l'unico. E' per questo che la notizia della sua morte ha fatto così male a così tanti.

Ora GUERRILLA RADIO, il suo blog, la sua finestra sul mondo - o forse la finestra del mondo su Gaza - torna a vivere. Non so cosa ne verrà fuori, un cambio di voce è anche un cambio di sostanza, in ogni caso mi pare giusto darne notizia.
Perché il sentiero tracciato da un gigante non si perda tra la polvere della guerra.
Perché la sua utopia non muoia con lui.

Stay human.




23.12.11

Cold Cold Ground

"when the road's washed out
they pass the bottle around
and wait in the arms
of the cold cold ground"

Il freddo che pare siamo in pochi a sentire, quello che scatta al primo “che cazzo si fa per capodanno?”, o alla prima subodorata di lucine natalizie.
Il freddo che non dipende dalla temperatura esterna, ma che purtroppo c’azzecca poco anche con le canzoni di Tom Waits.
Il freddo che sento è un freddo da sfigati, di chi ci prova ma non decolla, di chi tossisce sempre ma non si ammala mai.

E’ ora di riprendere quel libro lasciato a metà.
Di ritrovare quel film di cui non ricordo il titolo.
Di riempire il camino di trappole in modo da poter finalmente accertarmi se quello che porta i regali assomiglia davvero a quello che mi rifornisce di quartini di vino in un malfamato locale delle mie parti .
In fondo, sono sempre le solite cose che mi scaldano.

17.12.11

Clonatemi un mammut!


Clonare i Mammut: alcuni dicono che è sbagliato giocare con la natura; altri sostengono che la loro estinzione sia stata causata dagli uomini e che quindi gli stessi uomini dovrebbero porvi rimedio; altri ancora, come me, dicono "Ma che incredibile ficata! Clonano i mammut!!".

Non è una ficata? Non è un'incredibile FICATA?  Lo è solo per un Pizzaballa la cui più grande realizzazione esistenziale sarebbe piombare di colpo nel Jurassic Park? No dai, non ci credo... Lanuggine! Zanne! Cose mastodontiche! Parole casuali!
Sono così esaltato che guarda, toh, linko anche dei giornali demmèrda.
Si, però aspetta un attimo, questi parlano di fastascienza preistorica anche quando parlano di politica e poi, questo pezzo sul mammut non l'avevo già letto, o sentito l'anno scorso? Non ho voglia di cercare, sono pigro, (e poi non vedete il sottotitolo del blog?) ma scommetto che il pezzo sul mammut è un classico annuale.
Ora, badate bene, signori giornalisti, signori della scienza, biologi, paleontologi, gelatai: se mi state rifilando una patacca, non ve lo perdonerò mai! E dico di più: se entro il 2015- 2016 io non ho il mio mammut, IL MIO MAMMUT, prevedo grossi grossissimi guai!

Firmato

NAPRP 

(Nuclei Armati Per la Rivoluzione Preistorica)

14.12.11

Schivando gli sguardi

Persone che entrano nella tua vita, delicatamente ma prepotentemente, quasi fossero disegnate da Tim Burton e colorate da Sam Peckinpah.
Un po' più in là, persone che si dissolvono senza lasciare dietro di sé nemmeno tenui legami di ricordi reciproci, come quei temporali d'agosto che minacciano e poi scompaiono senza motivo apparente.
E, ancora oltre, la nebbia che si dirada su chi mai e poi mai pensavi avresti ritrovato sul tuo cammino, su chi pensavi non riemergesse più da quella foschia.
La differenza tra "quello che si dice" e "quello che non si dice" è frutto di istinti, istanti, momenti labili, rimpianti&rimorsi.
E comunque sì, avrei voluto vedere "Midnight in Paris" con te.

Nel frattempo, continuo a schivare gli sguardi.

"Porca paletta hanno ammazzato degli africani"

Ecco un interessante articolo sul modo con cui i quotidiani e i telegiornali parlano della strage razzista/fascista a Firenze.

http://jumpinshark.blogspot.com/2011/12/minisemantica-del-razzismo-da.html

10.12.11

A little bit of "Sterile Disgusto"


Poche ore fa stavo guardando su Rainews24 Corradino Mineo che intervistava un'appartenente al Pdl che io non avevo mai visto.
La ragazza era simpatica, tutto sommato, considerando l'appartenenza politica. Anche se mi viene il dubbio che il fascino ammaliante del buon Corradino abbia influito anche sul personaggio che si trovava di fronte. Corradino rende tutto più bello.
Ma non divaghiamo esageratamente sul mio amore per Corradino Mineo.
La ragazza sosteneva che "Bersani è un comunista" perchè, aveva fatto parte del PCI.
Mineo le faceva notare che questo non era per niente automatico parlando del Pd e che, s'era per quello, pure Bondi era stato nel PCI.
Lei ribatteva che Bondi aveva avuto il coraggio di cambiare idea e concludeva dicendo che "E' come per noi che veniamo da Alleanza Nazionale e dall'MSI... Ce l'hanno nel dna".
Ora, oltre ai poco simpatici significati che questa frase lascia intendere, vorrei prendermi un po' di tempo per rimanere irritato dal suo linguaggio; "Ce l'hanno nel dna": ma che lingua orribile... Ma che dolore!
"<<Ce l'hanno nel Dna>> a casa tua! Da dove vieni, dalla Barbagia?" avrebbe detto la mia Prof. d'inglese. Si, beh lei non era proprio il massimo. Era berlusconiana. Che pizza.

2.12.11

Sporchi contemporanei


Hey! Leggo su facebook da amici cattolici che questo 6 dicembre Enzo Bianchi, Priore della Comunità monastica di Bose sarà al Convento di San Domenico (Bologna) per un ciclo di incontri dal titolo "Ama il prossimo tuo".
Non conoscendo l'uomo ho dato un'occhiata alla prima pagina sotto tiro. Definito come "il profeta del sessantotto", Bianchi viene indicato come leader dei "radical-chic da sagrestia", dei lib-lab cattolici, di certi “cattoprogressisti"; uno che si dispiace che negli anni Ottanta siano cadute le ideologie cariche di “un orizzonte comunitario” (il comunismo); uno reo di aver attaccato il Centrodestra, Berlusconi, Maroni,  Ferrara e persino Mel Gibson; uno secondo il quale la famiglia rappresenterebbe uno dei primi luoghi di violenza; uno secondo il quale "umanizzare la sessualità" (umanizzare la sessualità?) apportatrice di “maleˮ, (male?) basteremmo noi stessi.
Un uomo dal curriculum orrendo.
L'articolo sottolinea che il giornale La Voce di Romagna ha doverosamente parlato, in proposito, di "deliri contemporanei". Era ora che qualcuno facesse sentire la propria voce contro questa immondizia!
Vi raccomando fortemente dunque, questa pia rubrica.
Evviva il cattolicesimo, evviva Cristo!