18.11.13

L' [invernale] Diario Estivo 7



Apro gli occhi con fatica. Guardandomi intorno mi pare di essere in un ufficio pieno di scartoffie, solo che sono steso su un letto d'ospedale e ho la flebo al braccio. A un primo sguardo il liquido che mi stanno iniettando sembrerebbe avere una consistenza inspiegabile.
L'impiegato mi sta parlando. Sembra un discorso cominciato già da un po' quando inizio a percepire le prime parole.
"...occasioni delle fasi precedenti. Ah, chiaramente solo nel caso che tu rimanga in vita, ah ah. Comunque non ti preoccupare, hai qualche possibilità. Allora funziona così: c'è questa specie di cuneo estivo in mezzo all'inverno, che noi chiamiamo "lazy hole". Bene, noi attraverso questo cuneo ti spediremo là ad affrontarLo. Ma badi bene: deve ucciderLo. Si sinceri che sia morto. Chi non c'è riuscito... beh, non vorrebbe trovarsi nei loro panni."

Lo guardo strabuzzando gli occhi.
"Beh, ma capirà sicuramente quando sarà giù. Il Taraxenalx sta già facendo effetto. Ora si prepari alla partenza."
Continuo a guardarlo esterrefatto mentre porta la mano al polso, e inizia a contare all'indietro guardando l'orologio:- "5. 4. 3. 2. 1..."
E alla fine del conto alla rovescia, prima che io possa fare domande, l'impiegato mi molla un ceffone talmente forte da farmi cadere dal lettino ed è così che dopo un breve volo mi ritrovo steso supino sulla sabbia di una arena.

Mi rialzo e mi scrollo la sabbia. L'arena è vuota.
Ho uno spadone e uno scudo. Guardo in su verso gli spalti in cerca del mio nemico.
 Sul mio scudo c'è il mio stemma: un'enorme macchia nera, rappresentante il corpo morto del Babau.
Mi trovo a urlare verso l'alto "Fatti vedere, bestia immonda! Mostra il tuo volto!".
Un suono cupo da dietro le tribune e dopo l'eco di nuovo silenzio.
"Ti ucciderò come ho fatto con lui" dico battendo la spada sull'immagine dello scudo. "Io ti sfido, dannato Belzeblh!".
Di nuovo il rumore cupo.

Da un corridoio laterale escono due file di diavoli bruniti, trasportando gonfaloni e bandiere. Avanzano cantando in coro: "Belze belze belze. Zebù Zebù Zebù!".

Li guardo fisso per un attimo.
Maledetta peperonata. Mai più prima di dormire.

Le file si fermano. Un leggero vento fa oscillare gonfaloni e stendardi.
Belzebhl senza volto si fa avanti trascinando i passi. Ha in mano una spada e non sa parlare, ma il suo non-ghigno dice "è ormai inverno, che aspetti a batterti?".
Lo credevo più forte. Tiro via la scena del combattimento con un'ellissi.

Ho mozzato la testa di Belzebhl con la mia spada. Le nuvole spariscono dal cielo e l'atmosfera si fa serena. L'estate è finita.
Figure angeliche scendono dal cielo e cominciano eteree a ballare un inno di pace:



https://www.youtube.com/watch?v=J1IT9WqI7zA




Oh. Cazzo.




























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