Visualizzazione post con etichetta Bersani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Bersani. Mostra tutti i post

27.3.12

LA STORIA DELL'OPPOSIZIONE IN ITALIA


Ieri in ufficio ho prestato attenzione al dialogo tra due impiegati, cinquantenni e padri di famiglia.

E.B.:Ieri mi ha chiamato mio figlio con skype dalla gita di classe a Barcellona ed aveva gli occhiali da sole nonostante fosse sera! Quel disgraziato... 
A.G.: Ma come?
E.B.: E infatti gli ho chiesto cosa ci facesse con quegli occhiali! E lui poi ha confessato che se li era messi perché aveva bevuto una birra e voleva nascondere gli occhi lucidi. 
A.G.: Certo che i giovani d'oggi sono veramente tonti, noi alla loro età eravamo più smaliziati!

(risate e consenso collettivo)

Io, lì per lì, un po’ affabulato dal racconto, ho parteggiato per il sagace padre di famiglia pensando a quanto fosse stato maldestro il tentativo di mascherare la sbevazzata da parte del giovane. Poi la sera, prima di uscire con gli amici, penso brevemente al simpatico episodio e subito realizzo: aspetta un attimo! Ma una birra non lascia mica gli occhi rossi, a meno che tu non la beva con le palpebre! Vuoi vedere che il nostro goffo giovane si è fumato uno spinello a Barcellona coi suoi compagni di classe (evento tutto sommato possibile) e l’ha data ad intendere così al padre, il quale, distratto dagli occhiali da sole e dalla sua auto-compiacenza investigativa non ha nemmeno ipotizzato la canna?!?!

Ecco, non voglio stare a fare ardite metafore o trasposizioni politiche di questo fatto... ma il padre vota PD.

23.2.12

Le eredità del Berlusconismo/ 4



La mania di pretendere le scuse; e anche la mania ancora peggiore di spararla grossa per compiacere il proprio uditorio per poi ritirare malamente e/o giustificarsi dicendo di essere stati fraintesi.

Secondo Emma Marcegaglia il sindacato difende "assenteisti cronici e ladri", Susanna Camusso pretende le scuse. Almeno così ho letto su Repubblica questa mattina dal dentista. Certo, poi la Camusso ha anche giustificato la sua indignazione, ma pretendere le scuse è come ammettere di aver perso.
E' colui che per primo si mette a piangere.
Ricordo le continue richieste di scuse da parte dei parlamentari del Pd, che immancabilmente si sentivano offesi da Berlusconi e dai suoi sgherri, i quali immancabilmente, dal canto loro, spernacchiavano il Pd in abbondanza e allegria e magari rincaravano anche la dose.
Ricordo un'unica volta in cui le parte si invertirono e fu quando Prodi definì i parlamentari comprati da Berlusconi per quello che erano: dei mercenari. Berlusconi si indignò e fu una goduria.
Ora, non so se questo sia un gioco sano, ma non poteva la Camusso rispondere che ne so, tipo: "i ladri  assenteisti sono quelli che avete sostenuto fino a qualche mese fa"?
Pier Ferdinando Casini, dal canto suo asserisce che: "non si può giudicare da una battuta".
Ah, quella era una battuta? Ah, e non si può giudicare?
Pierluigi Bersani risponde: "se conosco Emma si pentirà di quella battuta".
Ah, è una battuta dunque. Almeno posso giudicare?
Se la frase di Bersani, si fosse limitata alla seconda parte: "Emma si pentirà di quella battuta", sarebbe suonata iper minacciosa e muscolare. Gran figata dico io!
Ma così suona solo come la solita personalizzazione degli scontri. Ma no dai, Emma è nostra amica, ha esagerato con le battute, se chiede scusa è tutto a posto.
Magari mi sbaglio?