9.9.12

Diario estivo 8




"(     ), tu non sei Ramona!" - ho detto a (     ) un giorno, per stupirla; così da farle capire per esclusione che non poteva essere che lei (     ). Lei però non ha capito.
Forse all'incomprensione ha aiutato la pronuncia del suo nome. Qui non si capisce, ma suona un po' come una mancanza di respiro. E quindi non ha sentito.

"Tu non sei Ramona!"

Ero in una piazza semivuota e la mia voce ha rimbombato. Alcuni si sono voltati a guardarmi.
(     ) manco c'era. Forse all'incomprensione ha aiutato anche questo.
E d'altronde io mi asterrei categoricamente dal battezzare i bambini con nomi che somigliano ad attacchi d'asma.

Ma mettiamo meglio a fuoco, che non c'è molto tempo: il problema è la retorica.
C'è stata un'epoca storica in cui ho tentato di abbattere la retorica. Ma non di abbatterla per poi utilizzarla in maniera diversa o nascosta che poi è retorica anche quella. E non per reintrodurla quatto quatto come un gatto fingendo di schifarla in pubblico. E non per tedio verso la retorica ufficiale o verso quella storica. E per nessuno dei motivi ufficiali per schifare la retorica ufficiale.
Io volevo abbattere la tecnica umana per raggiungere il profitto; per ogni sorta di scopo.
Come un terrorista luddista sabotavo certi piccoli meccanismi retorici pervertendo il senso delle cose: indossavo i jeans, ma senza la cintura e quando possibile tenevo un look da reazionario. Ma con tocchi di magenta. Minavo insomma.
Più indietro ancora ho tentato di abbattere il capitale, ma avevo scarse competenze e motivazioni inessenziali e infine ebbi anche esiti malandati, e non fui l'unico.
Ancora più indietro, quando ero all'asilo, ero un nichilista e non mi importava granchè del colore dei tetti.
Sforzini, l'occhialuto vicino di banco, insopportabile puntiglioso, per lui il rosso era un colore da femmine e va da sè che anche i tetti non erano da risparmiare. Sforzini era un vero radicale. Dal canto mio colorai i tetti di verde. La maestra non capì e non si unì alla rivoluzione.
Ancora prima, in epoca pre filosofica, Ramona e (     ) non erano ancora nate, ma la retorica c'era già. Forse. Non è che mi ricordi poi bene.

Ma ci dev'essere un modo, una pista da seguire; avevo detto qualcosa che poteva servirmi.
Ah. Pensare come una noce. Com'è che pensa una noce?


Nessun commento:

Posta un commento