Melodie sognanti, ritmi audaci, parole profuse di
ottimismo, toni suadenti e un’anima liberale! Avrete ben capito che stiamo
parlando degli sbalorditivi inni made in Arcore che da tempo ci deliziano e ci
ricordano che c’è un’altra Italia “che odiare non sa” e “che siamo in tanti a
crederci”. Fantastico!
Ripercorriamo brevemente la cronologia, o meglio, la fenomenologia
di questi tesori musicali.
1994 – FORZA ITALIA
Personalmente la mia preferita, un classico evergreen,
bianco e rosso. Col suo calore sembra avvolgerti e portarti a spasso per il
Belpaese in un continuo saliscendi di emozioni. Inarrivabile.
1999 – AZZURRA LIBERTÀ
Ripetersi è difficile e i grandi artisti lo sanno bene:
ritornello evocativo che ti fa venir voglia di cantarlo a più non posso e uno
stile alla Gino Paoli. Da brividi.
2002 (uscito nel 2008) – MENO MALE CHE SILVIO C’È
Orecchiabile, incalzante e con un testo che si fa
ricordare. Col passare del tempo era necessaria una versione più fresca e
questa hit senz’altro non ha tradito le aspettative. Grintosa
2012 – GENTE DELLA LIBERTÀ
I maligni dicono che è un po’ troppo retorica, questa, e
che certi tratti paiono presi dalla canzone “Gente che spera” di un tal J-AX; a
me personalmente piace! Certo non è un capolavoro e manca un po’ di
innovazione, avrei gradito qualcosa di un po’ più azzardato, di più
sperimentale. Forse il pubblico non è ancora pronto ed in clima di austerity
anche questo pezzo può dire la sua!
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