29.2.12
Salva un pigro, fregatene degli altri!
Sfoghi da un'altra vita
Si, non è decisamente carino ma la password era già inserita e io oggi sono in vena di dare qualche grattacapo al mio vicinissimo amico Pizzaballa. Sarà questo il suo vero nome? Non c'è che dire, se è così mi dispiace per lui, ma quest'oggi prendo il suo posto solo per un 15 minuti, domani chissà, magari per tutto il giorno, o per un mese, o di più.
Facciamola breve, abbiamo un problema. Dico abbiamo perchè siamo in tanti. Io sono l'unico tra di noi a sapere che il mio involucro ha personalità multiple. Sono l'unico di noi ad andare da uno psicologo ed è lui ad avermelo detto, perchè gli è capitato di parlare con qualche altro mio inquilino.
Io sono un tipo ragionevole e pacato e la cosa non mi ha sconvolto più di tanto. Mi rode solo che in questo modo il tempo della mia vita si assottiglia a vantaggio di persone con cui non ho niente da spartire.
Ma mi presento: io mi chiamo Gianni, e vivo a Gotham city. Si, proprio quella Gotham City in cui quel travestito dell'uomo pipistrello combatte il crimine lanciandosi dai grattacieli. Nessuno sa chi sia davvero.
Probabilmente è una cosa normale qui avere una doppia personalità.
I miei problemi comunque sono molto più ordinari rispetto a quelli di Batman.
Almeno, lo erano fino a un mese fa,
27.2.12
Ho visto stronzate balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser
Berlusconi è stato assolto e io spero che questo ponga fine all'era delle curve e degli ultrà.
Matteo Renzi, sindaco di Firenze.
23.2.12
Le eredità del Berlusconismo/ 4
La mania di pretendere le scuse; e anche la mania ancora peggiore di spararla grossa per compiacere il proprio uditorio per poi ritirare malamente e/o giustificarsi dicendo di essere stati fraintesi.
Secondo Emma Marcegaglia il sindacato difende "assenteisti cronici e ladri", Susanna Camusso pretende le scuse. Almeno così ho letto su Repubblica questa mattina dal dentista. Certo, poi la Camusso ha anche giustificato la sua indignazione, ma pretendere le scuse è come ammettere di aver perso.
E' colui che per primo si mette a piangere.
Ricordo le continue richieste di scuse da parte dei parlamentari del Pd, che immancabilmente si sentivano offesi da Berlusconi e dai suoi sgherri, i quali immancabilmente, dal canto loro, spernacchiavano il Pd in abbondanza e allegria e magari rincaravano anche la dose.
Ricordo un'unica volta in cui le parte si invertirono e fu quando Prodi definì i parlamentari comprati da Berlusconi per quello che erano: dei mercenari. Berlusconi si indignò e fu una goduria.
Ora, non so se questo sia un gioco sano, ma non poteva la Camusso rispondere che ne so, tipo: "i ladri assenteisti sono quelli che avete sostenuto fino a qualche mese fa"?
Pier Ferdinando Casini, dal canto suo asserisce che: "non si può giudicare da una battuta".
Ah, quella era una battuta? Ah, e non si può giudicare?
Pierluigi Bersani risponde: "se conosco Emma si pentirà di quella battuta".
Ah, è una battuta dunque. Almeno posso giudicare?
Se la frase di Bersani, si fosse limitata alla seconda parte: "Emma si pentirà di quella battuta", sarebbe suonata iper minacciosa e muscolare. Gran figata dico io!
Ma così suona solo come la solita personalizzazione degli scontri. Ma no dai, Emma è nostra amica, ha esagerato con le battute, se chiede scusa è tutto a posto.
Magari mi sbaglio?
21.2.12
Le eredità del Berlusconismo/ 3
è già stato fatto, dato che fino a pochi mesi fa erano al governo; ma loro si sono dimenticati e chi sono io
19.2.12
Dai diamanti non nasce niente
Lo amo perché mi ha insegnato un sacco di cose.
Forme del pensare, prima che nozioni.
Perché mi ha mostrato come anche tra la spazzatura si possa nascondere una goccia di splendore. Perché è la bellezza dei margini, quella che mi ha svelato.
Lo amo per il suo sguardo affilato e la morbida poesia;
perché ha detto tante cose prima degli altri, in modo più rivoluzionarlo degli altri; perché ha parlato di ladri, ubriaconi e puttane dicendo sempre cos'erano oltre e grazie a ciò.
Lo amo perché da dischi di 40 anni fa mi parla di ciò che ogni giorno mi vedo attorno e ancora, quando lo ascolto, mi capita di sentir brividi correre lungo la schiena.
Perché mi è capitato poche volte di sentir qualcun'altro scrivere così.
Lo amo perché se io ora sono quello che sono è in parte anche grazie a lui.
E se i compleanni non sono altro che labili segni su un calendario arbitrario, io approfitto del suo per ricordarlo così, per un ritardatario omaggio, che da quando l'ho incontrato non mi ha abbandonato più.
Auguri Faber.
Che il tuo ricordo non sbiadisca, e molti altri possano scoprirti come quel giorno ti ho scoperto io.
18.2.12
17.2.12
Sanremo è Sanremo e fin qui non ci piove!
15.2.12
Tallone da Killer
Oddio, "Legavano" è una parola grossa.
"Avvicinavano" è sicuramente più pertinente.
Ripensandoci, "Abbagliavano" rende ancor meglio l'idea.
...........
Ok, facciamo " Confondevano sino a farlo precipitare in un'angosciante spirale di illusioni" e non se ne parli più. Che fa anche più figo.
Questa cosa delle affinità poi, lo fotteva continuamente.
Era convinto che bastassero quelle per fondere come d'incanto i mondi di due persone.
Invece si rivelavano delle maledettissime armi a doppio taglio, un taglio profondissimo per giunta.
Ma era condannato ad essere vittima (compiaciuta talune volte, frustrata talaltre) di questo suo carattere, di questo suo punto debole che ciclicamente lo uccideva un pochettino. Un tallone da killer che cominciava a stancarlo.
Perchè la sua vita non era radiosa come quella di quel coglione con cui aveva scambiato due chiacchiere in treno qualche giorno prima? Un bel tipo quello, lo pagavano per intervistare i Vip. Celebre ormai la sua intervista a Sara Tommasi. Probabile che un tipo del genere se ne sbattesse delle affinità e delle paranoie che comportano.
"Ma ora basta con queste elucubrazioni" pensò tutto ad un tratto, "torno a rileggermi i saggi di Giovanardi sull'amore saffico".
D'altraparte, l'ultima volta che cadde nel vortice delle affinità tutto era iniziato così..
12.2.12
9.2.12
Lo streaming è uguale per tutti!
Il libero passaggio di merci e di persone è, ne più ne meno, la conseguenza di come le barriere culturali e fisiche siano crollate per via del progresso nei settori di informazione, trasporti e comunicazioni. Sono una logica conseguenza ai cambiamenti, più o meno desiderati, che avvengono quotidianamente al mondo; che al nostro scarparo piaccia o non piaccia.
Torniamo allo streaming.
8.2.12
Bim Bum Bamboccioni

Fate finta che io sia balbuziente e che un tipaccio prepotente mi insulti: io mi prendo le offese, cerco di rispondere in modo piccato, in realtà tartaglio miserabilmente, lo smargiasso ci prende gusto e continua a ingiuriarmi divertito! E io continuo a farfugliare proposizioni senza senso e con la voce sempre più fioca…
Ecco; capita che in questo periodo non proprio roseo (frase trovata nel mio glossario degli eufemismi) diversi esponenti del governo pensano bene di ammonire i giovani italiani, rei, dal loro punto di vista, di essere un po’ “indolenti” quando si tratta della sfera del lavoro. Ho ancora il glossario degli eufemismi a portata di mano.
“O Gianni andiamo a farci una partita a rubamazzetto con Pietro e Martino; quello sfigato di Pietro va ancora all’Università nonostante abbia 28 anni mentre Martino è disoccupato! E se la statistica non mi inganna, essendoci una disoccupazione giovanile (14-25 anni) che tocca il 31%, io e te abbiamo il posto garantito vicino a mamma e papà!”
“Non fa una piega il tuo ragionamento! Te la sei proprio guadagnata la tua laurea alla Bocconi, Ferdinando!”
(Conclusione volutamente off-topic perché le stronzate dette ultimamente si commentano da sole e non meritano nemmeno un dibattito, sono stronzate e così vanno prese).
Conclusione off-topic: perché non esco anch’io dallo stereotipo che chi ha fatto la Bocconi debba essere un figlio di papà con un nome di merda e un acume degno di Taddeo, il cacciatore di Bugs Bunny?
5.2.12
Il volto ingenuo del Male

Sandro Bondi, nel suo periodo di maggior esistenza mediatica, incarnava perfettamente, nel modo più diretto e comprensibile, tutto ciò che di schifoso c'era nel PdL: il servilismo interessato, la moralità flessibile, la sopravvalutazione dell'io legata più al ruolo ricoperto che alle reali capacità. Era un uomo privo di charme e leadership, individuo impossibile da stimare sinceramente anche per i più accaniti ultrà berlusconiani, privo di qualsivoglia connotato positivo. O quantomeno apprezzabile.
A contraddistinguerlo c'era però quel velo di innocenza, a suo modo purezza, che lo rendeva unico tra i suoi simili, mosca bianca dell'immoralità pidiellina: lui non faceva, lui ERA così.
Il suo essere viscido, vile e meschino erano sì qualità utilizzate per ottenere l'agognato potere, nella forma di uno status di rispettabilità altrimenti irraggiungibile, ma erano anche sue doti squisitamente personali e spontanee. Era l'antieroe, il volto mostruosamente onesto del malaffare, l'ex-compagno di classe sfigato che tutti abbiamo avuto e su cui nessuno avrebbe scommesso una cicca, arrivato dov'è arrivato solo grazie all'abilità e alla fortuna nella scelta delle scarpe da leccare. Era la prova tangibile dello schifo morale che fa da cardine al PdL. Più di Gasparri, La Russa, Cicchitto e la Santanchè. Più di Berlusconi.
Proprio per questo Bondi era l'elemento involontariamente utile tra le file nemiche; il sorcio che sbuca dalle cucine di un ristorante stellato Michelin e obbliga anche l’acquirente più in buona fede a considerare l'idea che magari lì dentro c'è qualcosa che non va; il viscido bruco che fa capolino dalla mela e non può essere ignorato; il... sì, insomma, avete capito.
3.2.12
Pezzo livoroso
Io non so che cos'abbia questo blog che fa sì che di tanto in tanto mi venga da prendermela con Alemanno.
Prima non ce l'avevo così tanto livore contro di lui, quindi dev'essere proprio il blog.
Forse perchè da alcuni è considerato uno dei meno peggio tra quelli che si trovano là in mezzo a quella accozzaglia di merda secca che il Popolo delle Libertà. Forse è quello. Pensare che lui sia uno dei migliori mi rende tignoso.
Questo è il meglio? Davvero? Ottimo, grazie tante.
Oppure ce l'ho con lui perchè, per pura casualità, da quando si è aperto il Guazzetto, Sir Alemanno ha fatto mediaticamente tutto quello che era in suo potere per rompermi i coglioni.