3.2.12

Pezzo livoroso



Io non so che cos'abbia questo blog che fa sì che di tanto in tanto mi venga da prendermela con Alemanno.
Prima non ce l'avevo così tanto livore contro di lui, quindi dev'essere proprio il blog.
Forse perchè da alcuni è considerato uno dei meno peggio tra quelli che si trovano là in mezzo a quella accozzaglia di merda secca che il Popolo delle Libertà. Forse è quello. Pensare che lui sia uno dei migliori mi rende tignoso.
Questo è il meglio? Davvero? Ottimo, grazie tante.
Oppure ce l'ho con lui perchè, per pura casualità, da quando si è aperto il Guazzetto, Sir Alemanno ha fatto mediaticamente tutto quello che era in suo potere per rompermi i coglioni.

Oggi ad esempio, che mangio da mia nonna e mi guardo l'orrido Tg1 e mi condisco la pasta e mi vedo la diretta da Roma con Alemanno che dice frasi accàzzo sul meteo e sul fatto che a Roma la neve - la neve signora mia!-  è caduta, incredibile, minchia!
Una sfruffolata di neve a Roma, no? E va bene, intervistiamo il sindaco più amato dalle pulci che stanno in groppa al mio gatto. Passi pure. Non sono permaloso.
Ma poi, al Tg1 della sera chi ti rivedo? C'è Alemanno. Che parla del tempo. E sullo sfondo, il colosseo notturno.
Alemanno.
Alemanno.
Alemanno che parla del tempo. Fate sfrusciare nella bocca questa frase. Gustatevi il suono che produce e ripetetela prima piano piano, e poi sempre più veloce, fino a che non perde tutto il suo senso e rimane solo del puro suono.
Ecco. Questo è quello che ha fatto Alemanno, in diretta al Tg1. O forse sono io che non l'ho ascoltato.
Forse al posto di ascoltare pensavo a quando è diventato il sindaco di Roma.
"Guarda! Il nuovo sindaco di Roma, finalmente il rinnovamento fascista della città che aspettavamo!" 
Voi.
Ripenso alla sua morbosa, infida, disgustosa campagna elettorale costruita sulla paura della criminalità, dell'immigrazione, degli alieni. "Finalmente lo sceriffo che fa pulizia" devono avere pensato.
E poi dopo i saluti romani alla sua incoronazione a podestà, subito un rush di merda da coprire le intere rovine archeologiche, gatti compresi: un sistema clientelare e marcio, il caos a ogni accenno di pioggia, una città che inizia a somigliare sempre di più al far west, gente che si spara addosso tipo favelas.
Evviva!
Ecco, forse il mio risentimento contro Alemanno, che manco è il sindaco della mia città, è esagerato.
Ma, vi prego, non scrivete più sui vostri profili che quando c'era "lui" i treni arrivavano puntuali e non mi venite a dire, a capodanno magari, quando manco sono sobrio, che "con gli ebrei magari hanno sbagliato, ma sarai d'accordo che ci vuole disciplina". Non ditemelo, vi prego.
Guardate Roma, guardatevi allo specchio e sorridendo ditevi "QUESTA. Questa è la disciplina che vogliamo".


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