2.1.13

Storie soprannaturali 1 -



La situazione o quello che è comincia con un sorriso allo specchio che faccio a me stesso.

Gi zigomi seguono il corso degli eventi, il sorriso si allarga e man mano che si allarga, la faccia si tira e si allarga e gli angoli della bocca si tendono e poi si tendono ancora e si tendono fino allo stremo, la bocca comincia a sciogliersi, il labbro inferiore si storce, il sorriso comincia a somigliare a un.. boh, benevolmente la potremmo chiamare una smorfia?
Il labbro inferiore pende (non potrebbe fare altrimenti) gli occhi si piegano, la faccia raggiunge il massimo possibile di espansione longitudinale e quando il tutto raggiunge il limite STRAP. SCRASH. SPLASH.
E' successo così ed è per questo che oggi mi aggiro per le strade natalizie e non possiedo più una faccia. Non saprei dirvi cosa sia rimasto al suo posto. Prima della ricostruzione la gente lo descriveva come un grande vuoto.
Poi è arrivata la passione per la pittura ed io, i miei vicini e tutti gli inquilini del palazzo ci siamo messi d'impegno e abbiamo imparato l'arte della tempera e dell'olio, che quando c'è un vuoto risulta sempre molto utile. Abbiamo imparato a fare trompe l'oeil, io e tutto il palazzo e i miei parenti anche.
Non so quante mosche abbiamo provato a disegnare sui muri prima di passare alla mia faccia.
Quando alla fine dipinsero il mio volto furono in tanti a complimentarsi.
Ora quella faccia buffa non piace più neanche ai bambini, anche perchè, come dicevo ormai non ho più una faccia. Neanche quella dipinta.
Ma vi giuro che mi impegno, e mi impegno davvero e per l'anno nuovo dipingerò sopra a questa brodaglia di cera e di biacca una faccia bellissima e sarà ammirata da tutti. E per tutti,quella, da quel giorno diventerà la faccia archetipica della soddisfazione.

Mi sveglio e dico a me stesso che faccio sogni brutti. Che poi cosa significheranno? Facce che si rompono, gente che dipinge. Cosa centrano con me? Di che parlano? Cosa vogliono da me?

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