13.11.11

Subbaqqui di Firenzi.

Una pappagorgia ostentatamente futurista, arriva, e poi se ne va, e poi torna e poi lancia un sasso e poi nasconde una mano. Si fa artefice del secondo inizio del mondo, di un secondo brodo primordiale dalla quale i suoi piccoli girini nascono e chiacchierano e parlano, il tutto condito dall’approvazione di una zeppola ipermarcata delle notti dei desideri…
Va sotto?
Chi è?
Con le pinne?
Chi è?
MA E’ MATTEO RENZI.
Il nuovo che avanza, il twitteratore per eccellenza e un immagine del profilo di face book che lo ritrae in giro per le vie fiorentine con la sua bella bicicletta. Da buon bravo sindaco.
Ma cosa si nasconde dietro il Caro Matteo?
Dal mio punto di vista, personalissimo, credo sia un tonno di dimensioni cosmiche. Solo tonno però, un insulto lieve, non lo flagello, non ce l’ho con lui.
Sindaco di una delle città più importanti di Italia a 35 anni, cosa fa, ci prova, ci prova a buttare qualche sassettino nel mare e a far rumore, un pò scomodo in realtà, una mosca che ronza mentre sei indifeso sulla tazza che ti leggi il 458 di Tex..niente di abominevole.
E non ho neanche paura di un clone di Rutelli, lo si segue volentieri su twitter, interessante all’ascolto, a parte l’imbarazzo che provoca il suo neo così in vista mentre lo si guarda, e dalle idee alla fine quasi quasi condivisibili. Io credo si, che sia in futuro qualcuno di rispettabile, ma che ora stia scalciando come un vero tonno pinne gialle può saper fare pensando “Orpo, sono il sindaco di Firenzi io, posso dire la mia? Eh? Eh? Eh?” e poi quando la dice si rende conto (ovviamente dopo) di aver pestato i piedi a qualcuno e si ritira in silenzio come i “non lo faccio più”. Oppure i meravigliosi guizzi da delfinattero della serie “Ma si, potremmo rifare la facciata della chiesa di S.Lorenzo in fucsia e giallo pois, così risalta il suo splendore” e Michelangelo intanto si è risvegliato, è andato a Las Vegas a sputtanarsi tutti i suoi averi, è rimorto, ri-risorto, cantato e pippato insieme a Mick Jagger urlando nudo “Tanto non ho più nulla da perdere” e poi si è risteso nella sua fossa pensando che tutto questo era soltanto un sogno.
Ma si, Matteo Tonnettopinnegialle Renzi creerà il sogno italiano, per adesso è concentrato ad essere il diligente sindaco di giorno e il piccolo sovversivo di sera, tanto alla fine lui le dice, ma come risolverle poi ancora non sa neanche lui, l’importante è che non ci ritroviamo a dire tra 20 anni “Renzi…dì qualcosa di sinistra” perché altrimenti tocca veramente rassegnarsi e riesumare i vecchi Bertinotti, Ferrero (puah), Diliberto (madò) per sperare che esista ancora qualcosa idealmente di sinistra.

Largo ai saluti e alle presentazioni, il Guazzetto nasce, io sono Prometeo, e anche io..come tutti voi d’altronde, ascolto RDS, radio dimensione suono, e sono anche la Coop, ancora una volta, come tutti voi.

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